Chitarre rinascimentali
Chitarre rinascimentali

 

Le prime testimonianze sulla chitarra rinascimentale risalgono alla prima metà del sedicesimo secolo e si tratta per lo più di testimonianze iconografiche, come illustrazioni e frontespizi delle musiche a stampa. Nel corso del sedicesimo secolo e durante la prima metà del secolo successivo la chitarra a quattro cori ebbe una notevole diffusione, in particolar modo in Francia, tra i numerosi compositori che contribuirono a creare un repertorio ricco ed interessante ricordiamo Melchiorre de Barberis, Alonso de Mudarra, Adrian Le Roy, Guillaume Morlaye.

La musica scritta per chitarra, così come quella per liuto, era “intavolata” attraverso lettere o cifre collocate su linee che rappresentavano i cori dello strumento, il repertorio chitarristico del rinascimento comprende trascrizioni di musiche vocali, composizioni per voce e chitarra o per chitarra sola e musiche per la danza.

 

 

vista frontale   fondo

Belchior Dias, 1581

7 doghe, fondo bombato

Londra, Royal College of Music

La chitarra di Belchior Dias conservata a Londra è forse la più antica chitarra di cui si sia a conoscenza, ha il fondo bombato, costituito da sette doghe scannellate, ed attualmente monta cinque ordini di corde su un ponticello di disegno barocco. Probabilmente lo strumento è stato modificato in un secondo momento per montare il quinto coro ma tutto lascia pensare che fosse inizialmente montata come chitarra rinascimentale.

Ne proponiamo una ricostruzione a quattro ordini di corde, con fondo piatto o bombato a sette doghe. Su richiesta è possibile realizzare il fondo a doghe scannellate come da modello originale. E' possibile concordare la costruzione di versioni più grandi dello strumento per ottenere un diapason più lungo.

Lunghezza vibrante: 55 cm

 

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