Liuti rinascimentali
Liuti rinascimentali

 

Il liuto è stato sicuramente lo strumento principe del rinascimento, periodo in cui si è affermato ed evoluto dai primi modelli a sei cori fino ai modelli a otto o dieci cori. Liuti a sei cori sono indicati per l’esecuzione del  repertorio italiano e francese del primo Cinquecento mentre il liuto a sette ordini è ritenuto indispensabile per l’esecuzione del popolarissimo repertorio di Dowland. Consigliamo a studenti, o a chi si trovasse ad approcciare lo studio del liuto, uno strumento a sette ordini che garantisce l’accesso ad un repertorio molto ampio senza rendere eccessivamente complesso l’impatto con lo strumento. Liuti a otto e dieci ordini vanno a completare la gamma degli strumenti per l’esecuzione del pieno repertorio seicentesco.

I liuti rinascimentali son ricostruiti a partire dai rilievi di strumenti originali conservati nei musei di tutto il mondo, di seguito elenchiamo i modelli principali su cui costruiamo, ma modelli diversi possono essere concordati e ricostruiti su specifica richiesta.

 

 

vista frontale   guscio in acero marezzato

Hans Frei, ca 1530

11 doghe

Vienna, Kunsthistorisches Museum (C34)

Ispirato al guscio più piccolo di Hans Frei conservato al Kunsthistorisches Museum di Vienna, questo guscio a tredici doghe è uno degli esempi più classici di guscio di scuola Bolognese della prima metà del sedicesimo secolo. Le dimensioni contenute lo rendono comodo e maneggevole,  si presta particolarmente bene alla costruzione di liuti a sei e sette ordini di corde.

Lunghezza vibrante: 63-68 cm

 

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vista frontale   guscio in acero marezzato

Matteo Sellas

15 doghe

Bologna, Museo Civico Medievale (n.1748)

Questo guscio di Sellas a quindici doghe permette la costruzione di liuti dalla tavola armonica piuttosto larga ma di profondità contenuta, caratteristica che lo rende particolarmente comodo nonostante il volume dell’ingombro. Per le sue caratteristiche è indicato per la costruzione di liuti che si estendono nel registro grave (7,8, e 10 ordini) dove per le sue dimensioni riesce a conferire pienezza e forza ai cori più gravi.

Lunghezza vibrante: 61-64 cm

 

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vista frontale   guscio in acero marezzato

Magno Dieffopruchar, ca 1550

9 doghe

Londra, Collection of J & A Beare ltd

Il guscio originale di questo strumento è realizzato in avorio con filetti in ebano e lo strumento è riccamente intarsiato in avorio ed ebano con grande gusto e raffinatezza. I liuti costruiti su questa forma si caratterizzano per il grande volume ed il timbro pieno e corposo dei cori più gravi, aiutati e sostenuti dal grande volume d’aria che questo guscio riesce a contenere. Le sue caratteristiche lo rendono particolarmente adatto alla costruzione di liuti a otto e dieci ordini o di liuti bassi.

Lunghezza vibrante: 61-64 cm

 

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vista frontale   guscio in acero marezzato e palissandro

Martin Hoffmann, 1692

9 doghe

Norimberga, Germanisches Nationalmuseum (MI245)

Ispirato ad uno dei più celebri strumenti originali del periodo barocco questo guscio si distingue per la grande capacità sonora in tutti i registri. Su questo modello è possibile costruire anche liuti a dieciordini

Lunghezza vibrante: 59-64 cm

 

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vista frontale   guscio in acero marezzato e palissandro

Vendelio Wenere, c.1600

19 doghe

Vienna, Kunsthistorisches Museum

Lunghezza vibrante: 42-44 cm

 

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